giovedì, marzo 01, 2007

Fiducia, Prodi a Montecitorio Si ricomincia dai 162 sì al Senato

Ora tocca alla Camera, dove giovedì e venerdì si svolgerà prima il dibattito e poi il voto dei deputati. Ma a Montecitorio gli equilibri sono più favorevoli alla maggioranza e non dovrebbero esserci sorprese. Al Senato invece Prodi è stato incerto fino all'ultimo voto ma ha incassato la fiducia .
Marco Follini è tra i primi a votare la fiducia al Governo Prodi ed appena proclamato dal funzionario del Senato il suo Sì, parte la contestazione da parte della Cdl. Per la verità una cauta protesta che si esaurisce in un lungo “buuu” che si alza dai banchi della Lega Nord, ma si pensava di peggio. Follini impassibile incassa la protesta e poi lascia l'aula.
Anche dai “dissidenti” dell'Unione Franco Turigliatto e Fernando Rossi, nessuna stonatura: anche loro hanno votato la fiducia al Governo Prodi.
Insomma il governo riparte anche se i "nodi politici" rimanogno un po' tutti sul tavolo e non sono nodi da poco.
Lo dimostrano le dichiarazioni di Pallaro che ha parlato di «un voto per la governabilità» , ma non solo. Il senatore, eletto nella circoscrizione estero, che fino all'ultimo ha lasciato l'Unione con il fiato sospeso, annuncia: «sui Dico voterò no, mentre sull'Afghanistan voterò sì». Mentre Turigliatto, che ha votato la fidcucia, annuncia che dirà no «alla guerra in Afghanistan» e «alla Tav».

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