venerdì, settembre 29, 2006

AZIENDE IN ROSSO, MANAGER STRARICCHI

Milioni di euro per stipendi e liquidazioni.
Era stato il segretario della Cgil Epifani qualche giorno fa a denunciare gli scandalosi stipendi dei grandi dirigenti pubblici e privati.
Alcuni giornali i giorni scorsi hanno fatto i conti in tasca ai top manager, ed è venuta fuori una classifica dove l'unità di misura dei primi 50 è sempre di milioni di euro.
Si va da Emilio Tonini, il più povero, che però almeno può vantare l'ottimo stato di salute del "Monte dei Paschi", a Giancarlo Cimoli che lo sopravanza a quota 2.8 milioni e che sta mandando in rovina l'Alitalia, per arrivare a Elio Catania che per aver lasciato le FS in rosso, è stato premiato con una liquidazione di 7 milioni di euro.
Per questi signori il solco che si è creato con il resto del paese è sempre più profondo. Il senso di precarietà è sempre più in aumento, i redditi italiani sono i più bassi d'Europa e la differenza tra dirigenti e dipendenti nel giro di pochi anni è passata da 1 a 10 a 1 a 1000.
Già, perchè in Italia si guadagna poco e la maggior parte dei lavoratori con contratti standard, vive con meno di 1300 euro.
Colpa della crisi economica che ha attraversato il paese si potrà dire.
Eppure gli stipendi dei manager italiani non ne hanno risentito, il raffronto con l'estero fa fare ai paperoni di casa nostra un figurone in tutte le classifiche.
Marco Tronchetti Provera, con i suoi 8 milioni, ha quasi raddoppiato Arun Sarin della Vodafone ed ha lasciato a milioni di distanza altri suoi colleghi di settore.
Almeno in qualcosa siamo i primi in Europa!! Vergogna!!!

giovedì, settembre 21, 2006

COMPLIMENTI A LIBERO !

Cosa ci fa Moggi opinionista su Libero?
Perchè ad un personaggio del genere viene affidata una rubrica su un quotidiano?
Certo Feltri ci ha abituati a prese di posizione stravaganti ed è vero che in Italia il tempo passa in fretta: il bello ed il cattivo si alternano allegramente, la stagione del giustizialismo si trasforma velocemente in perdonismo.
Detto ciò non è giusto che uno dei maggiori responsabili dell'"uccisione" del calcio italiano sia ancora sulle pagine dei giornali, ancor di più se con propri articoli.
Tutto questo comunque non mi stupisce : in un giornale "spazzatura" come lo è Libero, Moggi si sentirà perfettamente a suo agio.

FESTA UNITA' PESARO 2006



Grazie a tutti.
Alle centinaia di migliaia di visitatori, ai 3500 volontari, alla città di Pesaro ed alla sua provincia, alle forze dell'ordine, ai DS pesaresi ed alle marche, agli sponsor, agli ospiti, agli organizzatori.
A quanti hanno reso possibile una bellissima festa.
A tutti quelli con cui iniziamo ora una nuova storia.
Concerti, musica, ma anche momenti culturali indimenticabili.
Ospiti di livello internazionale, politici avversari che sono stati anche applauditi, ma anche giochi per bambini e ragazzi.
Migliaia di volontari che hanno lavorato divertendosi per una cosa in cui credono.
Tutto questo fa pensare che siamo davvero unici, tutto questo ci contraddistingue dagli altri.
Grazie di nuovo compagni!

martedì, settembre 19, 2006

"Berlusconi come lo storico nazista"Bufera sulla frase di Buttiglione

FIUGGI (Frosinone) - Una frase detta da Rocco Buttiglione oggi, in apertura della festa dell'Udc, scatena una bufera della Cdl. O, meglio, una durissima reazione da parte dei dirigenti di Forza Italia. Una querelle che, in poche parole, può essere riassunta così: l'ex ministro dei Beni culturali ha dato del nazista a Silvio Berlusconi? Domanda non oziosa, visto che - pur non nominando mai il Cavaliere - Buttiglione gli attribuisce una visione della politica vicina a quella del "grande filosofo tedesco nazista" Karl Schmidt.
Karl Schimdt, che dice che la politica è la lotta a morte per la distruzione del nemico. Non importa se va a fondo il paese, importa che il nemico muoia.
Certo, Buttiglione non accusa Berlusconi di essere un fan del Terzo Reich, ma lo strappo almeno sul piano dialettico è forte.
E infatti, le reazioni di Forza Italia non si fanno attendere. Comincia il coordinatore nazionale, Sandro Bondi: "Nel caso di Buttiglione - dice - troppa filosofia fa male alla politica".
"La traduzione di tutto ciò - prosegue Cicchitto - è consistita nella demonizzazione di Berlusconi che è in atto da più di dieci anni".
Ci risiamo, ma perchè i Berluscones ogni volta che si parla del loro padrone devono parlare di demonizzazione?
Visto che questa demonizzazione continua e il nanetto perde le elezioni da almeno 6 anni perchè queli della C.d.L. non decidono di cambiare leader ? Non sarebbe più onesto avere come capo un politico che non sia mafioso pregiudicato e che non abbia un simile conflitto di interessi?

giovedì, settembre 07, 2006

CONFLITTO DI INTERESSI

Tema caldo di questi giorni è la questione del conflitto di interessi.
La legge 361 del 1957, mai abrogata ma calpestata da 12 anni, stabilisce che Silvio Berlusconi in quanto concessionario di frequenze TV, non può ne essere eletto in parlamento ne andare al governo.. O vende le sue TV o ritorna alla sua vita privata.
Se torna alla vita privata non può comunque possedere tre reti sull’analogico terrestre ma deve scendere a due.
Per una legge del 07/12/1994 il legislatore è vincolato a impedire la formazione di posizioni dominanti nell’emittenza privata e favorire il pluralismo delle voci nel settore televisione.
Su questo tema si sono scatenati i giorni scorsi i più “autorevoli” (si fa per dire) giornali di destra.
Da una parte “Il Giornale”, quotidiano della famiglia Berlusconi (ma va!) che, nonostante l’impegno per apparire democratico e pacato, sta facendo del terrorismo contro il leader Prodi.
Dall’altra “Libero” con un Feltri che “vomita” ingiurie, offese ed insulti a tutti gli uomini di governo, volgarizzando ogni cosa che scrive e rinunciando a fare un serio giornalismo di opposizione
Giornali che titolano i principali articoli con offese e volgarità, giornali che secondo me sono scarsi sotto l’aspetto qualitativo del contenuto.
D'altronde per Feltri e Belpietro la sinistra è sempre ai ferri corti e se un giorno è spaccata per l’indulto, l’altro è spaccata per la finanziaria, poi è in rotta di collisione per il Libano poi sta per cadere il governo per le pensioni ecc…ecc…
Feltri e Belpietro stanno facendo giornalismo non d’opposizione ma di speranza aspettando con ansia l’evento che faccia cadere i comunisti cattivi (ma che non arriva e che non arriverà).
Si ripete pure che la legge sul conflitto di interessi non deve essere punitiva, ne andare contro Berlusconi. E contro chi dovrebbe andare se non contro il titolare del più macroscopico conflitto di interessi della storia dell’occidente?
Forse contro di me che sono consigliere nel mio comune e di intestato non ha neanche la macchina?
E’ come dire che la legge della patente a punti è una legge punitiva nei confronti dei pirati della strada.
Il portavoce del Cavaliere lacrima: “ si vuole impedire a Berlusconi di fare politica!”
Per la verità è sempre stata la massa dei suoi interessi ad impedirgli di fare politica , costringendolo per la maggior parte a farsi i fatti suoi e non degli italiani!!!!!!
In ogni caso ha ragione Fassino.
I Berluscones prima di piangere dovrebbero informarsi bene e scopriranno di non aver nulla da temere.
Finche Berlusconi resterà all’opposizione non cambierà nulla, se poi i vari Casini, Fini ecc..ecc.. fossero così poco intelligenti da rivolerlo al governo(sempre che lo vogliano i cittadini), non dovrà vendere nulla ma dovrà affidare le azioni ad un blind trust.
In ogni caso Berlusconi non è un cretino come tutti i suoi dipendenti, queste cose le sa e lui se ne sta bello tranquillo in Sardegna tra feste di vip, concerti e giochi pirotecnici a base di colate di lava!